27.12.09

Battaglia a Teheran, ucciso nipote Mussavi


TEHERAN - Un sito riformista iraniano ha dato la notizia che il nipote del leader dell'opposizione Mir Hossein Mussavi è stato ucciso in scontri a Teheran. "Ali Mussavi, 20 anni, è stato ucciso in scontri oggi a mezzogiorno, il suo corpo si trova nell'ospedale di Teheran", scrive il sito parlemannews.

Il centro di Teheran si è trasformato da stamani in un campo di battaglia, quando decine di migliaia di oppositori sono tornati in piazza e sono stati attaccati dalle forze di sicurezza in occasione della ricorrenza sciita della Ashura. Secondo i siti dell'opposizione, la polizia ha aperto il fuoco sui manifestanti e vi sarebbero stati quattro morti. Ma la polizia nega che ci siano vittime: "Fino ad ora non ci sono notizie di morti e nessuno è stato ucciso", ha detto il capo della polizia di Teheran, Azizollah Rajabzadeh, citato dall'agenzia Isna.

Secondo uno dei siti, le forze di polizia rifiutano di obbedire all'ordine di sparare sui dimostranti dell'opposizione in piazza a Teheran, dove sempre i siti dell'opposizione parlano di quattro manifestanti uccisi. "Le forze di polizia stanno rifiutando gli ordini dei loro comandanti di sparare ai dimostranti nel centro di Teheran... alcuni di loro cercano di sparare in aria quando messi sotto pressione dai loro comandanti", scrive il sito Jaras.

Da ieri il tam-tam della controinformazione aveva chiamato l'opposizione a far risentire la sua voce in occasione dell'anniversario del martirio dell'imam Hossein, nell'anno 680. La risposta è stata massiccia e, in alcuni casi, è sembrata cogliere di sorpresa le forze antisommossa e i miliziani islamici Basiji schierati in forze nella capitale. E che comunque hanno subito attaccato gli oppositori. L'area investita dagli scontri è vastissima.

Si va dalla piazza Imam Hossein, a est, alla piazza Enghelab, ad ovest, distanti alcuni chilometri tra di loro. Ma incidenti sono segnalati anche sulla piazza Ferdowsi, sul viale Vali Asr e sul viale Hafez. Lungo quest'ultima arteria, in particolare, testimoni hanno riferito di aver visto dimostranti rovesciare ed incendiare due veicoli della polizia e mettere momentaneamente in fuga le forze di sicurezza che controllavano un ponte stradale. Un altro testimone ha detto di aver visto agenti e miliziani in borghese in una strada laterale mentre si organizzavano in un clima di nervosismo.

Un po' ovunque i manifestanti hanno dato fuoco anche a molti cassonetti dell'immondizia per proteggersi con il fumo dall'effetto dei lacrimogeni. Intanto, gli elicotteri continuavano a volteggiare sopra il teatro della battaglia. Un sito dell'opposizione riferisce di scontri avvenuti anche nelle città di Isfahan e Najafabad. In quest'ultimo centro, luogo natale del grande Ayatollah dissidente Hossein Ali Montazeri, la tensione è alta fin da domenica scorsa, quando è stata annunciata la morte del leader religioso.

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